TURCHIA. Dati contrastanti sull’inflazione di Ankara

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L’inflazione ufficiale dell’indice dei prezzi al consumo, Cpi, della Turchia si è attestata al 59% anno su anno ad agosto rispetto al 48% di luglio, secondo quanto dichiarato dall’Istituto statistico turco, TurkStat, il 5 settembre. Con il 59%, la Turchia è salita al settimo posto nella classifica mondiale dell’inflazione.

Il gruppo di ricerca sull’inflazione di Istanbul, Enag, ha pubblicato un dato sull’inflazione del 128% anno su anno per agosto. Il dato Enag calcolato per maggio è stato del 123%. TurkStat ha inoltre fornito una cifra ufficiale del 49% a/a per l’inflazione dell’indice dei prezzi alla produzione, Ppi, a giugno, riporta BneIntelliNews.

Dopo le elezioni nazionali tenutesi a maggio, un’altra ondata di svalutazione monetaria, abbinata a diffusi aumenti delle tasse, ha dinamizzato ancora una volta il comportamento dei prezzi nel paese.

A giugno, in seguito alla nomina del nuovo team economico post-elettorale della Turchia, il Comitato di politica monetaria della banca centrale ha avviato il processo di inasprimento in corso, portando il tasso di riferimento dall’8,50% al 15% con un aumento di 650 punti base. A luglio ha erogato 250 punti base. Entrambe le mosse hanno deluso le speranze e le previsioni del mercato.

Il 24 agosto, il Comitato di politica monetaria della banca centrale aveva annunciato un aumento del tasso di riferimento di 750 punti base, molto più ampio di quanto previsto dal mercato, portando il benchmark al 25%. L’aspettativa del mercato era di 250 punti base. L’ultima mossa è stata decisamente più gradita al settore finanziario globale.

Nella sua dichiarazione che accompagna l’aumento dei tassi, il Comitato ha affermato che l’inflazione di fine anno sarà vicina al limite superiore dell’intervallo di previsione fornito nel rapporto sull’inflazione della banca centrale.

A luglio, la banca centrale ha aumentato le sue previsioni per l’inflazione ufficiale di fine 2023 al 58% dal 22% indicato nel rapporto sull’inflazione di maggio. Inoltre, il limite superiore è stato spostato dal 27% al 62%. La banca centrale ha dichiarato di prevedere che l’inflazione ufficiale raggiungerà il picco appena al di sotto del livello del 70% nel maggio 2024.

Il 2 novembre, la banca centrale pubblicherà il prossimo rapporto sull’inflazione e le previsioni aggiornate sull’inflazione. Il prossimo incontro del Comitato è previsto per il 21 settembre.

Allo stato attuale, non è noto se l’autorità rallenterà o meno l’inasprimento. La questione principale è se avrà l’autorizzazione del presidente Erdogan, per avanzare verso un benchmark del 30%.

Maddalena Ingrao

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