#ISRAELHAMASWAR. Nord di Israele invaso dalle fiamme. Houthi: 12 operazioni effettuate nella quarta fase dell’escalation

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L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai ha chiesto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, garantendo l’accesso umanitario alla Striscia e intensificando gli sforzi per raggiungere la pace. La dichiarazione arriva alla chiusura dei lavori dei paesi SCO che tra gli altri vede coinvolti: Russia, Cina, Iran, India, i paesi centrasiatici degli “Stan” e quest’anno ha visto la partecipazione della Turchia. 

I coloni hanno appiccato incendi e chiuso diverse strade nella città di Tel Aviv per chiedere il rovesciamento del governo di Benjamin Netanyahu e lo svolgimento di elezioni anticipate. Sempre da Israele in una dichiarazione Gadi Eisenkot, ex membro del Consiglio di Guerra ha detto: “Il prezzo della guerra con il Libano sarà pesante sul fronte interno israeliano”. “Il modo in cui Netanyahu ci sta guidando non porta alla vittoria”. “Netanyahu è incatenato dai suoi interessi politici e incapace di salvare lo Stato e deve essere sostituito. Ha chiosato l’ex Capo di Stato Maggiore. 

Il Capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, Hashem Safi al-Din ha dichiarato a seguito della morte del comandante ucciso da un raid israeliano il 2 luglio: “Proteggeremo tutti al sud con i nostri turbanti, la nostra storia, la nostra cultura e i nostri mujaheddin, e rimarremo impegnati a favore di questi eroici martiri”. E ancora: “La risposta all’assassinio del comandante Hajj Abu Nimah è iniziata rapidamente ieri, e la serie di risposte è ancora successiva e continuerà a prendere di mira nuovi siti che il nemico non pensava sarebbero stati colpiti. È certo che ci sono molte vittime, compresi i morti e feriti”.

In merito a un possibile conflitto tra Hezbollah e IDF, Hashem Safi al-Din ha dichiarato: “Questo fronte rimarrà forte e ardente e diventerà sempre più forte, e questo è ciò che abbiamo imparato dalla nostra lunga battaglia con il nemico e dalla fiducia nei nostri mujaheddin”. “L’assassinio dei leader non spegne il nostro entusiasmo per la lotta, ma piuttosto questo sangue ci porterà una nuova vittoria”

L’esercito americano ha dichiarato nella giornata del 4 luglio di aver distrutto due postazioni radar degli Houthi nello Yemen.

E come ogni giovedì anche nella giornata del 4 di luglio Abdul-Malik Badr al-Din al-Houthi ha tenuto il suo discorso alle masse dello Yemen del Nord. Tra i punti del lungo discorso di al Houthi riportiamo i seguenti: “La Lega Araba ha confermato questa settimana che continua a classificare Hezbollah come terrorista”. “Da quando il nemico ha occupato il valico di Rafah, il processo di invio degli aiuti si è interrotto, anche se in misura molto ridotta”. “L’approvazione da parte del nemico di 5 insediamenti in Cisgiordania è un tentativo israeliano di imporre una nuova realtà e violare gli accordi precedenti”.

Secondo al Houthi: “Le operazioni di supporto questa settimana per il Fronte dello Yemen ammontano a 12 operazioni nel quadro della quarta fase dell’escalation. Le nostre operazioni durante la scorsa settimana sono state effettuate con 20 missili balistici e alati, un drone e una barca lungo il teatro delle operazioni navali”. E ancora: “Abbiamo preso di mira 6 navi, portando il numero totale di navi prese di mira dall’inizio delle operazioni di supporto a 162 navi”. 

Infine secondo Abdulmalik Badr al-Din al-Houthi: “La battaglia nel Mar Rosso ha dimostrato che le portaerei sono un sistema vecchio e obsoleto e non ne vale la pena, e questo è un grande risultato per le nostre forze. Il numero dei raid nel nostro Paese questa settimana ha raggiunto i 19 raid americani e britannici”: Il leader Houthi ha lamentato che “L’americano cerca di coinvolgere l’Arabia Saudita nell’escalation in campo economico, danneggiando anche il nostro caro popolo yemenita”. E al Houthi ha promesso che: “Parleremo del tentativo americano di coinvolgere i sauditi in campo economico in un discorso all’inizio del nuovo anno dell’Egira”.

Ed ora uno sguardo alla guerra di logoramento tra Israele – Hamas e Hezbollah aggiornato alle ore 16:00 del 4 luglio

Secondo la social sfera del nord di Israele: “I coloni di Acri vivono in uno stato di paura e incertezza dopo che la città è entrata nella zona bersaglio di Hezbollah”. Il sito web Kiba, israeliano, riporta che nel nord del paese sono scoppiati numerosi grandi incendi a seguito degli attacchi missilistici lanciati da Hezbollah.

A partire dalla 09:00 del mattino fino alle 13:30 circa numerosi gli allarmi aerei sentiti nel Nord di Israele a : Ayelet HaShachar, Kidmat Tzvi, Katzrin, Kibbutz Nahal Oz, una comunità vicino alla Striscia di Gaza. E ancora a: Hanita e Shlomi, nel nord di Israele.

In un comunicato le IDF scrivono: “In seguito alle sirene che hanno suonato nel nord di Israele, numerosi proiettili e bersagli aerei sospetti sono passati dal Libano al territorio israeliano. L’IDF Aerial Defense Array e l’IAF hanno operato per intercettarli e hanno intercettato con successo diversi bersagli e proiettili. A causa degli UAV e delle schegge delle intercettazioni cadute nell’area, sono scoppiati incendi in diverse aree del nord di Israele. I vigili del fuoco e i servizi di soccorso israeliani sono attualmente operativi per estinguere gli incendi. In seguito alle sirene che hanno suonato nella zona di Ilaniya riguardo ad un’infiltrazione di aerei ostili alle 10:36, si è ritenuto che si trattasse di un falso allarme. L’IDF sta attualmente colpendo le postazioni di lancio nel sud del Libano”.

L’IDF ha spiegato nello stesso comunicato che sono stati identificati circa 200 proiettili e oltre 20 bersagli aerei sospetti attraversando dal Libano al territorio israeliano, alcuni dei quali sono stati intercettati dall’IDF Aerial Defense Array e dagli aerei da combattimento dell’IAF. L’IAF ha colpito strutture militari di Hezbollah nelle aree di Ramyeh e Houla, nel sud del Libano.

A partire dalle 13;00 ora italiana sono partite le risposte di Israele ai lanci di Hezbollah dal Libano: “Aerei Israeliani distruggono una casa nella città di Qantara, distretto di Marjayoun, nel sud del Libano”. Si legge nella social sfera di Hezbollah. E ancora: “Aerei dell’occupazione prendono di mira con tre missili la periferia della città di Deir Siryan”. Due persone sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti dell’artiglieria israeliana sulla città di Kfar Shuba, nel sud del Libano.

Secondo fonti palestinesi aerei israeliani hanno lanciano bombe al fosforo verso Wadi Saluki, nel sud del Libano. Attacco aereo israeliano anche nella città di Naqoura. 

Secondo le IDF: “Nella notte, aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, tra cui una struttura militare nell’area di Chihine e tre siti di infrastrutture terroristiche nell’area di Blat. Inoltre, i soldati dell’IDF hanno sparato per rimuovere una minaccia nella zona di Chebaa, nel sud del Libano”.

I vigili del fuoco israeliani hanno affermato che 25 squadre di vigili del fuoco cercano di spegnere gli incendi scoppiati sulle alture di Golan e nell’Alta Galilea a seguito dei bombardamenti dal sud del Libano.

Sempre l’IDF ma nella Striscia di Gaza: “L’IAF ha colpito uomini di Hamas che operavano nelle scuole dell’UNRWA nell’area di Gaza City: la scuola “Alqahirah” ad Al-Furqan e la scuola “Musa” a Daraj Tuffah. Le scuole sono state utilizzate come nascondigli per gli uomini di Hamas e come infrastruttura operativa attiva dell’organizzazione di Hamas, da cui i suoi agenti hanno pianificato, diretto ed effettuato numerosi attacchi terroristici contro le truppe dell’IDF che operavano nella Striscia di Gaza”. La notizia è confermata anche da corrispondente di Shehab: “Una casa è stata presa di mira vicino alla moschea Al-Mahatta, Jaffa Street, nel quartiere Al-Tuffah nella città di Gaza”. 

Secondo fonti palestinesi aerei israeliani hanno preso di mira il tetto di una casa appartenente alla famiglia Ghaben a Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza.

A sud di Gaza l’ospedale da campo del Kuwait a Mawasi Khan Yunis avverte che interromperà la fornitura di servizi sanitari entro 24 ore a causa della mancanza di carburante.

Secondo l’esercito israeliano, negli ultimi giorni gli aerei da combattimento e gli UAV israeliani hanno colpito più di 50 obiettivi appartenenti a gruppi di Hamas nella Striscia di Gaza. Gli attacchi avvengono mentre le truppe continuano ad operare a Shejaiya, Rafah nel sud di Gaza e nel corridoio Netzarim al centro della Striscia.

Secondo l’IDF, a Shejaya, membri della 98a divisione hanno ucciso dozzine di ribelli in combattimenti ravvicinati, colpi di carri armati e attacchi aerei.

Le Brigate Al-Quds hanno rivendicato attacco a un veicolo militare israeliano con un barile bomba nelle vicinanze dell’area centrale del quartiere di Al-Shuja’iya, a est della città di Gaza. Dove sono in corso scontri con l’esercito israeliano. Le Quds affermano di usare contro i militari anche colpi di mortaio. L’aeronautica israeliana ha lanciato un raid prendendo di mira una casa nel quartiere di Shujaiya a Gaza City.

A Rafah, i soldati della 162a divisione hanno ucciso diversi militanti utilizzando UAV. E nel centro di Gaza, la 99a Divisione ha effettuato attacchi aerei contro Hamas e le infrastrutture.

Le Brigate Al-Qassam e le Brigate Martire Abdul Qader Al-Husseini hanno rivendicato il lancio di un missile “SAM 7” contro un elicottero Apache nel cielo del quartiere di Shujaiya, a est di Gaza City.

Le Brigate Al-Qassam hanno riferito di aver preso di mira il quartier generale del comando delle operazioni israeliane vicino al sito di Nahal Oz, a est di Gaza City, con missili “Rajum” e “107”.

In Cisgiordania la Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, Avanguardie della Liberazione – Brigata di Nablus: “I nostri combattenti hanno risposto all’alba di oggi all’assalto della città di Nablus da parte delle forze di occupazione sioniste. Hanno intrapreso violenti scontri armati con le forze d’invasione e le hanno colpite con una pesante raffica di proiettili su Hattin Street e nella Città Vecchia, e durante la ritirata. nei pressi del campo di Al-Ain”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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