#ISRAELHAMASWAR. Nonostante le difficoltà per i civili Israele si prepara ad attaccare Hezbollah in Libano

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Gli Stati Uniti si preparano a evacuare gli americani dal Libano se si intensificano gli scontri tra Israele e Hezbollah. I funzionari statunitensi sono sempre più preoccupati che Israele effettui attacchi aerei e una possibile offensiva di terra in Libano nel prossimo futuro, qualcuno parla di settimane. 

La USS Wasp, una nave d’assalto anfibio, e i Marines della 24a unità di spedizione, in grado di effettuare operazioni speciali, si sono spostati nel Mediterraneo mercoledì per unirsi alla nave da sbarco USS Oak Hill e ad un’altra nave del loro gruppo anfibio, secondo il Corpo dei Marines. La Wasp opererà nel Mediterraneo orientale per essere pronta per una partenza militare assistita e altre missioni, hanno detto i funzionari.

Nonostante le pressioni dell’amministrazione Biden, i funzionari israeliani sono rimasti fermi nel loro desiderio di attaccare Hezbollah in Libano. Secondo funzionari statunitensi e israeliani, Israele spera di creare una zona cuscinetto di 16 km sopra il confine libanese.

I funzionari statunitensi continuano a dire di non vedere ancora prove che una grave escalation sia imminente, ma avvertono che basta un colpo o un errore di calcolo per far peggiorare rapidamente la situazione. Il Dipartimento di Stato ha stimato nel 2022 che 86.000 americani vivono in Libano. Nel 2006, gli Stati Uniti hanno evacuato 15.000 persone dal paese.

Allo stesso modo, il Canada sta preparando piani di emergenza per evacuare circa 20.000 canadesi dal Libano, hanno detto funzionari di Ottawa. Fonte NBC News. 

L’evacuazione dei cittadini non solo americani è uno dei motivi che ha frenato al momento Israele nell’attacco a Hezbollah in maniera più massiccia. La testata Yedioth Ahronoth, in un ampio articolo, mette in guardia dalle ripercussioni di una “terza guerra con il Libano”: il bilancio delle vittime in “Israele” raggiungerà i 15.000. E ancora porterà come minimo a 72 ore senza elettricità.

Secondo la testata israeliana: “In ogni guerra con il Libano gli israeliani devono prepararsi a qualcosa di più di questo”. Gli Stati Uniti hanno già fatto sapere che “incontreremo difficoltà nel difendere “Israele” nella sua guerra con Hezbollah”.

La situazione nel nord è terribile e la popolazione sta attraversando sofferenze insopportabili. La testata invita Israele a un accordo con Hezbollah: “Un accordo per liberare i prigionieri, fermare la guerra a Gaza e rimuovere Hezbollah dai confini”.

Il 27 giugno in un Comunicato stampa per diffusione immediata da parte del Controllore dello stato e il difensore civico dello Stato di Israele, MatanyahuEnglman, avverte che i ministri della Difesa e dell’Interno stanno discutendo e che Israele non è adeguatamente preparato a evacuare la popolazione in caso di guerra nel nord.

Il controllore dello Stato, Matanehu Engelmann, ha lanciato un appello al primo Ministro affinché metta le cose in ordine: “Non c’è posto per la mancanza di consenso che persiste da molto tempo, c’è bisogno di un’azione di governo unitaria e organizzata. La lettera integrale indirizzata al Primo Ministro avverte che nella revisione dell’operazione di evacuazione civile, che è nelle fasi finali di preparazione, risulta che il Ministero degli Interni e il Pascià (Evacuazione, Aiuti e Spazio) non hanno adempiuto la loro responsabilità nella gestione dell’evento di accoglienza degli sfollati dal Sud e dal Nord”.

Nonostante le difficoltà Israele si prepara ad attaccare il sud del Libano. L’esercito israeliano ha affermato che le sue truppe hanno effettuato l’esercitazione come parte degli sforzi per migliorare la prontezza al combattimento in mezzo alle tensioni lungo il confine con il Libano.

Altre esercitazioni della brigata Golani includevano scenari di combattimento, compresi difficili terreni montuosi, hanno detto i militari. Ogni giorno si verificano sparatorie al confine tra i due paesi. Nonostante le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu e del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah secondo cui le parti non vogliono entrare in guerra, Israele e il gruppo libanese stanno aumentando gli attacchi, avvicinando un conflitto su vasta scala.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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